Un recente articolo di Tobacco Control ha analizzato i dati ESPAD europei 2019 per mettere in relazione le regolamentazioni sulla diffusione del tabacco in 32 paesi dell’area europea con l’uso di sigarette elettroniche e tradizionali tra gli studenti di 15-16 anni. L’analisi ha mostrato che le regolamentazioni nazionali più complete sulle sigarette elettroniche si associano a un rischio minore di utilizzo corrente di e-cig, sia come uso esclusivo sia duale.
Inoltre, laddove tra i giovani esiste una maggiore difficoltà percepita di ottenere sigarette, si osserva una minore probabilità di uso nel corso della vita e uso corrente di sigarette tradizionali, sigarette elettroniche e uso duale. Gli studi precedenti avevano già messo in evidenza la necessità di affrontare la regolamentazione di questi dispositivi con norme specifiche sul prodotto, anziché ricadere sotto l’ombrello delle disposizioni in materia di controllo del tabacco.
In Italia, affrontare la diffusione di questi dispositivi e le conseguenze del loro utilizzo per la salute, compresa quella legata alla dipendenza da nicotina, merita maggiore attenzione nella progettazione delle politiche e degli interventi preventivi. A partire dal 2018, la rilevazione ESPAD Italia ha mostrato un’ampia diffusione delle alternative per l’assunzione di nicotina, soprattutto tra i giovani e giovanissimi, con un trend di consumi in netta crescita, rallentato solo nell’anno della pandemia da COVID-19.
Molte cose assumono importanza nella prevenzione dell’uso di tabacco e dei prodotti contenenti nicotina in adolescenza, tuttavia per una migliore efficacia sulla diffusione del fenomeno sono necessarie norme pro-attive, come regolamenti inclusivi sulle sigarette elettroniche. Inoltre, rimangono importanti gli sforzi per impedire l’accessibilità degli adolescenti alle sigarette e per contrastare la pubblicità e il mercato.
Infine, il GYTS ha visto per la prima volta un sorpasso dei consumi femminili su quelli maschili, mentre le studentesse 15-19enni mostrano questa tendenza già da tempo, sia per le sigarette tradizionali sia per i dispositivi alternativi. E’ quindi importante continuare a difendere i giovani da questo tipo di pubblicità e mercato.
Fonte: Fondazione Veronesi
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