L’uso delle sigarette elettroniche è sempre più diffuso tra gli adolescenti di tutto il mondo. Nel 2022, l’11,3% degli studenti delle scuole medie e superiori degli Stati Uniti ha riportato l’uso di prodotti del tabacco negli ultimi 30 giorni, con la maggior parte (il 9,4%) che utilizza le sigarette elettroniche e il 3,5% che utilizza prodotti multipli. Tra i giovani utilizzatori di sigarette elettroniche, il 28% le utilizza quotidianamente, quasi l’85% utilizza quelle aromatizzate (come quelle ai frutti o alla caramella) e oltre la metà utilizza prodotti a uso singolo. Tali tendenze sono particolarmente preoccupanti per i paesi che già presentano una prevalenza elevata di fumatori: in Vietnam, dove uno su due uomini adulti è un fumatore, l’uso delle sigarette elettroniche tra i giovani di età compresa tra i 13 e i 15 anni è aumentato dal 2,6% nel 2019 al 3,5% nel 2022.
Nonostante vengano commercializzate come un’alternativa più sicura delle sigarette, le sigarette elettroniche sono altamente dipendenti e dannose. L’elevato contenuto di nicotina (anche in alcuni prodotti etichettati come “senza nicotina”) può portare a dipendenza nel tempo, rappresentando un rischio unico per lo sviluppo del cervello. Inoltre, le sigarette elettroniche contengono sostanze chimiche nocive per i polmoni dei giovani, portando ad effetti cardiopolmonari negativi, bronchite cronica, esacerbazioni di asma e danni ai polmoni. L’uso delle sigarette elettroniche è anche difficile da individuare, dal momento che i produttori stanno creando design simili a oggetti di uso quotidiano, come penne e chiavi USB.
Per la prevenzione dell’uso delle sigarette elettroniche nei giovani, è necessario un approccio completo e coordinato che includa gli educatori, i pediatri e i genitori. I pediatri possono incorporare uno screening breve, uno schema di rilevazione e prevenzione e un intervento nelle visite cliniche ai giovani pazienti. Inoltre, i genitori devono essere resi consapevoli del rischio rappresentato dalle sigarette elettroniche e delle strategie di supervisione e controllo. Tuttavia, per contrastare le pratiche predatorie dell’industria del tabacco, sono necessarie regolamentazioni più rigide, un’applicazione più efficace ed una riforma più audace nel controllo del tabacco. Infine, gli enti governativi e l’OMS devono adottare strategie ambiziose e lungimiranti per la loro politica di controllo del tabacco e mettere al centro la prevenzione dell’uso tra gli adolescenti, combattendo le operazioni dolose dell’industria del tabacco.
Fonte: The Lancet